Il marketing personalizzato inizia con gli Zero-Party Data
• 4 min di lettura
Nel mondo del marketing digitale, il termine zero-party data sta sempre più attirando l'attenzione. Coniato da Forrester in uno studio di ricerca.
Definizione:
Gli zero-party data sono quei dati che un utente condivide intenzionalmente e proattivamente con un marchio.
Questi dati si differenziano da altri tipi (dati di prima parte, di seconda parte e di terza parte) perché sono forniti volontariamente dal cliente e non sono esplicitamente legati a attività necessarie, come i dati di transazioni e-commerce. Sono le informazioni che un cliente desidera che un'azienda sappia e non hanno la natura invasiva che alcune forme di raccolta dati potrebbero avere.
Come forniscono questi dati gli utenti?
Ad esempio, attraverso la risposta a sondaggi o compilando i campi richiesti dagli opt-in. È il caso di un utente che esprime il consenso ad essere aggiunto a una mailing list.
È un principio di scambio: l'utente offre i propri dati in cambio di contenuti preziosi di natura informativa e/o commerciale. In questo modo, il marchio ottiene indirizzi email, numeri di telefono e informazioni utili per il profiling.
Perché gli zero-party data sono importanti?
Gli zero-party data sono fondamentali non solo perché alimentano il marketing basato sul permesso ma anche perché permettono ai marchi di contestualizzare e personalizzare le loro strategie di marketing, migliorando l'efficacia degli sforzi per personalizzare le esperienze cliente/utente.
È una logica win-win: gli zero-party data aiutano i marchi a focalizzarsi e ridurre gli sprechi nelle attività di marketing e, allo stesso tempo, facilitano e migliorano l'esperienza del cliente/utente che interagisce con il marchio.
Il Ruolo delle Social Community
In questo contesto, le social Community—social network di proprietà del marchio—offrono strumenti avanzati per raccogliere dati strutturati zero-party e promuovere i prodotti e servizi in modo più coerente e contestuale con strumenti dedicati di promozione e marketing automation.
Offrono una vasta gamma di strumenti, tra cui:
Dati espliciti: come post, commenti, like, connessioni, follow, sondaggi, ecc.;
Dati impliciti: come interessi, social graph, appartenenza a un cluster specifico, ecc.;
Dati relativi alla continuità dell'esperienza utente,
che consentono al marchio di raccogliere informazioni rilevanti per offrire esperienze utente personalizzate e promuovere prodotti e servizi in modo più coerente e contestuale con strumenti dedicati di promozione e marketing automation.
SelfCommunity: Abilitazione dei Marchi a Costruire le Proprie Social Community
SelfCommunity è una piattaforma che permette ai marchi di creare e sviluppare le proprie social Community e fornisce tutti gli strumenti necessari affinché i marchi potenzino il loro business utilizzando dati condivisi intenzionalmente e proattivamente dagli utenti e consumatori.
La piattaforma consente agli utenti e ai clienti di interagire all'interno della social Community attraverso tutte le funzionalità comuni e avanzate di un social network.
Tutte le attività e i momenti di interazione sono tracciati in modo organico e strutturato dalla piattaforma, fornendo al marchio un set completo di dati e KPI rilevanti per supportarli nella costruzione e ottimizzazione della loro social Community e strategia di marketing.